Nella Russia sessista e omofoba di Putin vanno in onda le Olimpiadi. Lo spot shock della caccia al gay
Si inaugurano oggi i Giochi Olimpici invernali di Sochi 2014, in Russia.
Una nazione che dall’uscita dal comunismo sta attraversando ancora grandi problemi per quanto riguarda i diritti civili dei suoi cittadini.
Le Pussy Riot prima e la Legge sull’omofobia sono le prove provate del percorso sociale e morale che il legislatore russo dovrà ancora fare, ma che per ora è ben lontano dall’affrontare.
Così un’associazione per i diritti dei gay ha registrato uno spot che vuole diventare virale e tenere alta l’attenzione di quello che succede proprio nella terra dove vengono celebrati i Giochi dell’unione e della fratellanza.
Lo spot parla del nuovo sport olimpico, la caccia al gay e mostra le cruente immagini di un pestaggio di fronte al pubblico che sventola le bandiere russe.
Non solo la Russia sul podio di questa triste disciplina, ma anche Uganda e Iran, ma senza dimenticare Belize ed Arabia Saudita.