Dati al sicuro con un gruppo di continuità, ma quale scegliere?
Abbiamo sempre più bisogno di energia elettrica ed in casa siamo rimasti all’erogazione dei soliti 3Kwh con 600Wh di picco massimo.
Lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, deumidificatore, asciugacapelli, boiler e frigorifero oltre ai tanti televisori e caricabatterie ed a volte anche un pc, o due, e un NAS per chi ha molti dati da conservare fedelmente.
Tutte queste periferiche richiedono energia e spesso ci ritroviamo o a dover rinunciare ad accendere qualcosa, e su questo c’è poco da dire, oppure sbadatamente a far saltare il contatore per il troppo carico elettrico.
A questo si aggiunge che anche la rete Enel, spesso, non riesce ad erogare in quantità sufficiente e subisce sbalzi di tensione pericolosi e meno spesso vere e proprie interruzioni nell’erogazione.
In questo secondo caso alcune apparecchiature elettroniche sono a rischio ed altre mettono a rischio anche i dati in esse contenuti.
Avendo sperimentato nella nostra redazione la qualità dei gruppi di continuità professionali ero restio ad installarne uno “commerciale” in casa per preservare i dati del mio NAS (in cui conservo foto e video famigliari).
Così dopo molto girovagare online mi sono fatto trasportare dall’Apc Back-Ups una “ciabattona” con 8 prese, 4 collegate alla batteria e 4 solo stabilizzate.
Il modello è il più piccolino, quello da 550Va, utile per un NAS e poco altro, ma ne sono rimasto soddisfattissimo, nonostante l’evidente sovraccarico di apparecchiature che vi ho installato…
Infatti il mio NAS è da 10 dischi diviso in due unità ed ho inserito anche un disco esterno Western Digital per i contenuti multimediali come musica ed altro che non hanno bisogno di ridondanza dei dati.
Non contento vi ho agganciato anche il router ADSL per riuscire ad avere internet anche se dovesse andare via la corrente. A quello ho poi collegato anche il router satellitare, un firewall, un acces point wifi e due switch ethernet... insomma non fate come me!
Nonostante questo ho sperimentato diverse volte dei cali di tensione o dei blackout veri e propri ed il gruppo di continuità APC ha sempre fatto il suo lavoro consentendomi di fare lo shutdown correttamente di tutte le periferiche collegate.
Le prese, inoltre, sono progettate sia per le shuko che per quelle italiane da 10a.
Infine un plauso alla fabbrica che fornisce lo scontrino dei test effettuati manualmente prima di farli uscire per la vendita.
Insomma al prezzo di 86 euro è un ottimo acquisto che consente di essere più tranquilli.
Il suo uso è perfetto con un NAS come il mio, ma anche collegato ad un PC fisso con un monitor (come vediamo nel filmato). Certo ad avere più budget ci si può spingere anche ad acquistare un 750Va o addirittura 1000Va, ma i costi sono doppi e quadrupli ed il form factor diviene a desktop.
In ultimo alcuni commenti in rete dicono che emetta un sibilo, il mio modello non lo fa, ma spesso questi rumori sono il frutto di un assemblaggio non corretto della spirale di alimentazione, se il problema si presenta fatevelo cambiare.
Importante, per chi deciderà di acquistarlo, è di collegare la batteria prima di alimentarlo, l’operazione è semplicissima.
(Il gruppo di continuità è stato regolarmente acquistato da Amazon, non abbiamo nessun rapporto pubblicitario con APC ed il link per chi volesse acquistarlo dona una piccola commissione a questo blog senza spese per l’acquirente)