Guerra delle bollicine Scarlett Johansson si schiera con Israele. Coca e Pepsi la boicottano
SodaStream è un’azienda israeliana che produce una bibita gassata con stabilimenti in 25 paesi nel mondo. SodaStream ha scelto Scarlett Johansson come testimonial per rafforzare la campagna pubblicitaria ed incrementare le vendite come fa la stragrande maggioranza delle aziende che hanno la relativa disponibilità economica.
La “questione” nasce quando il movimento globale pro palestinese “Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni” chiede all’attrice su web di rinunciare ad affiancare il suo volto a questa azienda definita “azienda dalle bollicine insanguinate”. La Johansson, però, che ha ricordato di essere a favore della soluzione “Due stati due Popoli”, non ci pensa neanche, adducendo varie motivazioni su una nota pubblicata su Huffington Post. «SodaStream – ha spiegato l’attrice – non solo è impegnata nella difesa dell’ambiente ma anche nella costruzione di un ponte di pace tra Israele e Palestina, sostenendo vicini che lavorano l’uno accanto all’altro con la stessa paga, stessi benefici e eguali diritti». Nell’azienda di Maalè Adumim – come ha ricordato la stessa attrice – lavorano infatti sia israeliani sia palestinesi.
A conclusione, poi, ma forse questa doveva essere la premessa, la scelta di essere testimonial di questa azienda israeliana non cozza minimamente con la carica di ambasciatrice di Oxfam, un’organizzazione internazionale di aiuto al Terzo Mondo. Peccato che Oxfam si oppone proprio ad ogni commercio con gli insediamenti israeliani.
La Johansson ci tiene a spiegare: «Sostengo i prodotti di SodaStream e sono orgogliosa del lavoro fatto per Oxfam come ambasciatrice per otto anni. Anche se questo è un effetto collaterale del fatto di rappresentare SodaStream, sono contenta che si faccia luce su questo tema nella speranza che un gran numero di voci contribuisca a un futuro di pace attraverso la soluzione di due stati».
Ma le due posizioni possano coesistere? E soprattutto si può firmare un contratto pubblicitario in nome della speranza che se parli per contribuire a un futuro di pace?
Forse sono ben altre le azioni da compiere per un futuro di pace.
Intanto le aziende citate nello spot come Coca Cola e Pepsi utilizzano il loro peso industriale per boicottare la concorrente ed inibire la trasmissione dello spot durante il SuperBowl che è il momento televisivo più seguito dell’anno negli Stati Uniti.