Sanremo 2014, le grandi assenze: da Marco Mengoni a Emma e Antonio Maggio
Il 18 febbraio partirà la prossima edizione del Festival di Sanremo, per quattro giorni ci farà compagnia questo grande evento canoro e speriamo anche della musica decente! Neanche il tempo di annunciare i partecipanti, che scattano le polemiche riguardo le grandi assenze dei cantanti usciti dai talent show come Amici, XFactor e quest’anno anche The Voice.
Qualche giornale si ribella a questa visione, dicendo che su 14 cantanti ben due provengono dai talent: Giusy Ferreri e Noemi…Sicuramente queste due cantanti non rappresentano giovani cantanti appena usciti dai reality. Giusy Ferreri ha vinto XFactor nel 2008 e ha già mosso i suoi primi passi nel mondo discografico. Stesso discorso per Noemi, uscita da XFactor nel 2009, non come vincitrice, annovera tra le sue esperienze quella di giudice a The Voice, prima edizione italiana. A proposito: qualcuno si ricorda chi ha vinto la prima edizione di The Voice? Forse sarebbe il caso di puntare su meno trasmissioni sui talent e davvero a quelli che meritano la possibilità di sfondare.
Comunque, tornando a Giusy Ferreri e Noemi, non si tratta proprio di novelline. Quando penso alle assenze di questo Festival penso al vincitore dello scorso anno Marco Mengoni, a Emma che ha trionfato nel 2012, perfino Antonio Maggio, vincitore delle giovani proposte dello scorso anno, quindi di diritto tra i big, non è tra i concorrenti.
E poi come non parlare di altri “illustri assenti” come Moreno Donadoni, primo classificato ad Amici 12, Michele Bravi, appena proclamato vincitore di XFactor 7, sapientemente nominati tra i partecipanti poco prima dell’annuncio ufficiale del cast e poi misteriosamente caduti nell’oblio sanremese. Un modo come un altro per richiamare i fan del giovane rapper e sfruttare la scia di X Factor?
Al settimanale Chi, Claudio Cecchetto, produttore discografico, si esprime così sulla faccenda: “Un turno di riposo mi sembra giusto. Primo, quelli che escono da lì hanno già avuto la loro grossa opportunità; secondo, il loro pubblico si è troppo abituato a valutare il successo di un cantante attraverso gli sms da casa e spesso falsa il giudizio”.
Ci chiediamo se, ogni volta che si vuol dipanare una matassa su chi merita o non merita il successo, si debba risolvere passando la responsabilità al pubblico che si abitua ad un certo meccanismo, non capisce la differenza tra i vari programmi e vota non per il talento, ma per la simpatia. Ma il pubblico che vota da casa non è lo stesso che compra i dischi? D’altra parte a giudicare i brani di Sanremo è chiamata la famosa giuria demoscopica che non è altro che un campione di pubblico scelto non tra esperti. Dunque anche il giudizio sulle canzoni e sui cantanti di Sanremo, potrebbe non essere corretto e dettato da simpatia?
Staremo a vedere!